L’ EMDR (dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) nasce come trattamento per Disturbo da Stress Post Traumatico, validato e approvato, tra gli altri, dall’American Psychological Association (1998-2002), dall’American Psychiatric Association (2004), dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2002 e dal nostro Ministero della salute nel 2003.
Gli aspetti vincenti dell’EMDR sono la rapidità di intervento, efficacia e l’applicazione dal bambino all’adulto di ogni età. Particolarmente indicato nella cura delle conseguenze dei traumi, in grado di affrontare gran parte dei disturbi, in particolare i diversi disturbi d’ansia.
L’approccio EMDR permette di:
Con l’EMDR si lavora non solo sul ricordo di alcune esperienze che possono aver contribuito all’insorgenza del sintomo (ansia, depressione, malattia psicosomatica ecc) partendo dal ricordo più antico in cui si ci è sentiti vulnerabili, per neutralizzare queste reazioni, per aiutare la persona a fare fronte al qui e ora.
Abbiamo diversi tipi di Disturbi D’ansia:
Non sempre l’ansia è nociva. Se una persona sta attraversando la strada e sopraggiunge una macchina ad alta velocità, si spaventa e corre verso il marciapiede. Ancora prima che inizi a correre, il suo cervello ha avvertito il pericolo e il suo organismo ha iniziato ad attivare il sistema nervoso autonomo ed il rilascio di adrenalina.
L’attivazione determina le reazioni utili allo scopo di reagire che sono di seguito riportate e che vengono definite reazione di attacco o fuga.
Tuttavia un sistema di allarme fisiologico troppo sensibile attiva la risposta di attacco o fuga quando non ce n’è bisogno e produce ansia in situazioni nelle quali la maggioranza delle persone rimane relativamente tranquilla.
Chi si sente ansioso anche in situazioni nelle quali gli altri non lo sono o lo sono molto meno, deve sospettare che la sua soglia di allarme sia troppo bassa, o che la sua risposta di attacco o fuga sia troppo sensibile.
PAURA: è una reazione di timore verso un evento esterno o una situazione che siano obiettivamente pericolosi, oppure obiettivamente inoffensivi, ma tipicamente temuti da un bambino di una data età o con un dato sviluppo cognitivo;
ANSIA: è un’eccessiva reazione apprensiva alle possibili conseguenze di un evento piuttosto che nei confronti dell’evento di per sé;
FOBIA: è un’eccessiva reazione apprensiva con tendenza all’evitamento nei confronti di un evento esterno o di una situazione che non sono obiettivamente pericolosi, per cui tale reazione non risulta adeguata alla fase evolutiva del bambino.
Spesso le persone che soffrono di un disturbo d’ansia hanno un pensiero
catastrofico, pensando e prevedendo sempre scenari molto negativi.
Dal punto di vista somatico (o fisiologico), il corpo prepara l'organismo ad affrontare la minaccia (una reazione d'emergenza): la pressione del sangue e la frequenza cardiaca aumentano, la sudorazione aumenta, il flusso sanguigno verso i più importanti gruppi muscolari aumenta e le funzioni del sistema immunitario e di quello digestivo diminuiscono.
Si può notare, a livello fisico, pallore della pelle, sudore, tremore e dilatazione pupillare.
Dal punto di vista emotivo, implica una complessa combinazione di emozioni negative che includono paura, apprensione e preoccupazione, ed è spesso accompagnata da sensazioni fisiche come palpitazioni, dolori al petto e/o respiro corto, nausea, tremore interno.
Dal punto di vista comportamentale, si possono presentare sia comportamenti volontari sia involontari, diretti alla fuga o all'evitare la fonte dell'ansia. Questi comportamenti, quali l’ansia anticipatoria e l’evitamento, sono frequenti e spesso non-adattivi, dal momento in cui limitano gli spostamenti e il coinvolgimento in situazioni di vita o lavorative che la persona può vivere come ansiogene. In ogni caso l'ansia non sempre è patologica o non-adattiva: è un'emozione comune
come la paura, la rabbia, la tristezza e la felicità, ed è una funzione importante in relazione alla sopravvivenza.
FATTORI CHE DETERMINANO L’INSORGENZA
Alcune attenzioni a sé stessi e tecniche di rilassamento giocano un ruolo importante nell'alleviare i sintomi dell'ansia.
Ad esempio:
Dott.ssa Iris Guazzetti
Psicologa Psicoterapeuta a Reggio Emilia (RE)
Psicologa Psicoterapeuta a Reggio Emilia (RE)
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