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Ansia e disturbo ossessivo compulsivo (DOC)

Ansia e disturbo ossessivo compulsivo (DOC)

L’ansia è un fenomeno del tutto compatibile con la nostra vita, in quanto se mantenuta ad un livello funzionale nella nostra vita, spesso funge da motore d’azione e reazione a vari pericoli, con la paura il cervello ha avverte il pericolo e il   suo organismo inizia  ad attivare il sistema nervoso autonomo ed il rilascio di adrenalina.  Qualora questa risposta diventi spropositata allo stimolo diventa invalidante.

I disturbi d’ansia e i disturbi ossessivi sono la terza diagnosi psichiatrica più comune dopo fobie, depressione maggiore e abuso di sostanze.

Si presenta quasi con la stessa incidenza sia negli uomini che nelle donne.

  • Età media di esordio intorno ai 20 anni
  • Solo il 15% ha un esordio dopo i 35 anni
  • Ci sono casi diagnosticati già a due anni
  • Le persone non sposate sono più colpite
  • È meno frequente nei neri che non nei bianchi
  • Vi è una comprovata comorbillità con depressione maggiore del 67%, con la fobia sociale del 25%
  • Altre diagnosi associate sono: abuso di alcool, la fobia specifica, il Disturbo d’attacchi di panico  e il disturbo alimentare

Il Disturbo Ossessivo Compulsivo è un disturbo d’ansia molto invalidante.  Chi soffre di tale disturbo  intrappolato in un pattern di pensieri (ossessioni) e comportamenti (compulsioni) ripetitivi e fortemente disturbanti, che spesso vengono considerati estremi e privi di significato, ma di cui il soggetto non riesce in nessun modo a liberarsi con la sola forza di volontà.

I criteri diagnostici  dei Disturbi ossessivi compulsivi, fa parte dei disturbi d’ansia e  si presentano:

  • La persona può avere sia ossessioni che compulsioni, la grande maggioranza li ha tutti e due
  •  i sintomi devono essere stressanti, richiedere molto tempo o devono interferire  significativamente sulla scuola, le attività sociali o le altre relazioni.
  • Le ossessioni sono riconosciute per il fatto che la persona riconosce  che sono generate dalla loro mente ma non riesce a non pensarci e teme di impazzire (più difficile da riconoscere nei bambini e negli adolescenti)
  • Molte forme di DOC differiscono da persona  a persona
  • Le cause del DOC sono ancora sconosciute
  • La prognosi è migliore quando viene diagnosticato precocemente

Come si presenta

Sono pensieri, immagini o impulsi ripetitivi che sono al di fuori  è un pensiero persistente, un’immagine, un impulso con carattere di  intrusività, ripetitività ed inappropriatezza, al di fuori del controllo volontario, che imbriglia la persona in un’esperienza frustrante e fortemente debilitante. Il contenuto dell’ossessione è di solito ripugnante, osceno, blasfemo, inquietante, e la persona conduce una lotta continua e quanto mai vana nel tentativo di liberarsene, non riuscendo quasi a pensare ad altro. controllo di chi li sperimenta che creano ansia e stress.

Sono vissute come intrusive e disturbanti

Pensieri, immagini ed impulsi non riguardano reali problemi di vita.

Tipicamente insorgano negli anni dell’adolescenza o della prima età adulta, recenti ricerche dimostrano che alcune persone sviluppano la malattia già in età prescolare. Gli studi indicano che circa un terzo dei casi di DOC negli adulti inizia nell’infanzia. Questo rende necessario il riconoscimento e la diagnosi precoce nei primi anni di vita per diminuire la probabilità di ingravescenza e cronicizzazione della patologia. E’ importante che il bambino riceva una valutazione e un trattamento da un clinico esperto e competente nelle possibilità di intervento più efficaci nel trattamento di questa malattia.

Quali sono le caratteristiche chiave?

Ossessioni

I contenuti più frequenti delle ossessioni:

  • Contaminazione e dubbio sono le ossessioni più  comuni, seguite dal bisogno di simmetria, pensieri aggressivi e sessuali
  • Il controllo ed il lavaggio sono le compulsioni più  comuni seguite dal contare, dal bisogno di confessare, l’ordinare, collezionare
  • immagini orribili
  • paura di dimenticare;
  • paura che un errore possa nuocere ad una persona amata
  • paura di fare azioni socialmente inaccettabili o pericolose

Le ossessioni sono spesso accompagnate anche nei bambini da un umore disforico con paura, sensazioni di disgusto, di dubbio, senso di mancanzaù.

Come gli adulti, anche i bambini tentano di neutralizzare o evitare queste emozioni tramite comportamenti compulsivi, sempre uguali, stereotipati, afinalistici

La compulsione   è un atto mentale o un comportamento ripetitivo, senza uno scopo chiaro se non quello di abbassare l’ansia, per la maggior parte dei casi derivata dai pensieri ossessivi, con la finalità di neutralizzare o di prevenire un disagio, un evento o una situazione temuta. Sono gesti non intenzionali ma messi in pratica secondo regole precise. La percentuale di precisione è però dettata dal soggetto stesso. La persona riconosce l’esagerazione e l’irragionevolezza del proprio comportamento ma, nonostante gli sforzi, non può fare a meno di metterlo in pratica pena un crescente senso di tensione.

Frequenti comportamenti ritualistici:

  • Lavaggio e Pulizia;
  • Ripetizione;
  • Controllo;
  • Ri-ordine
  • Raccolta
  • Numerazione mentale.

Quali sonole cause?

É determinato da una combinazione di fattori:

Spesso si attribuisce a stili educativi ansiosi o particolarmente centrati sulla pulizia il riscghio e il bisogno di controllo

La patologia è stata, per diverso tempo, attribuita a pratiche educative e/o ai principi appresi durante l’infanzia come ad esempio eccessiva enfasi per la pulizia, proibizione di certi pensieri per la convinzione che possano essere pericolosi. Al momento attuale si è convinti che questi fattori possano influire sull’esordio del DOC,  ma che non siano sufficienti a determinarlo.

Come quasi tutte le patologie che possono colpire il nostro organismo e quindi le nostre modalità di pensiero, anche il DOC

  • vulnerabilità bio-genetica: possono essere presenti squilibri serotominergici e nella cerchia dei familiari o dei consanguinei sono presenti altri disturbi ossessivi o d’ansia;
  • personalità:
  • fattori ambientali: difficoltà sessuali e matrimoniali, gravidanza e parto, malattie o morte di familiari e persone amiche,

Quali trsttamenti sono possibili?

Attualmente si può intervenire sul Disturbo Ossessivo-Compulsivo con buoni risultati: in alcune persone è possibile una remissione completa dei sintomi; nella maggior parte dei casi si ottiene una diminuzione sintomatologica di vario grado e comunque un netto miglioramento della qualità della vita.

Psicoterapia e trattamento farmacologico sono gli strumenti a disposizione:

DOC Reggio Emilia
  • Psicoterapia. La terapia cognitivo-comportamentale è risultata essere la forma di psicoterapia più efficace nella cura del DOC. L’intervento può svolgersi a livello ambulatoriale o all’interno di una struttura ospedaliera se la gravità della patologia lo richiede. Tuttavia è di fondamentale importanza agire nell’ambiente naturale del DOC dove, in genere, la maggior parte dei rituali si strutturano, si manifestano e trovano elementi di mantenimento. Vengono assegnati dei “compiti a casa” da svolgere nella quotidianità del paziente volti ad apportare modificazioni a livello sia comportamentale che cognitivo. L’aspetto cognitivo della malattia verrà invece affrontato ambulatorialmente insieme allo psicoterapeuta.
  • Farmacoterapia. Dai dati riportati in letteratura emerge che i farmaci più efficaci nel trattamento del DOC risultano essere farmaci di tipo antidepressivo soprattutto i cosiddetti SSRI (Selective Serotonin Reuptake Inhibitor), in altri termini gli inibitori del reuptake della serotonina. Questi farmaci hanno il vantaggio di produrre minori effetti collaterali rispetto a quelli di prima generazione, non riducono la capacità di reazione e non danno dipendenza rivelandosi quindi molto adatti anche per interventi prolungati e a dosaggi elevati. In ogni caso per essere certi di seguire il trattamento nel migliore dei modi è bene essere supportati da un equipe composta da medici psichiatri che seguiranno l’aspetto farmacologico partendo dalle necessità individuali del paziente e da psicoterapeuti preparati che seguiranno l’aspetto psicologico

Suggerimenti utili

  • “Che cos’è per te il DOC?: raccontaci la tua esperienza”;
  • “Come si manifesta, in quali occasioni, come lo vivi e come lo vivono le persone intorno a te?”;
  • “Fai delle domande alle persone intorno a te”;

Dott.ssa Iris Guazzetti
Psicologa Psicoterapeuta a Reggio Emilia (RE)


Ambiti d'intervento

Dott.ssa Iris Guazzetti

Psicologa Psicoterapeuta a Reggio Emilia (RE)

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Iscritta all’Albo degli Psicologi dell’Emilia Romagna n. 3900/sezione A

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