Spesso si sente utilizzare il termine borderline , con tale definizione si intende una situazione al limite; più nello specifico in psicoterapia la personalità borderline viene identificata in quei “quadri drammatico-imprevedibile” di personalità, dove si presenta una modalità pervasiva di instabilità delle relazioni interpersonali, dell’immagine di sé e dell’umore e una marcata impulsività, che compare nella prima età adulta e si presenta in vari contesti di vita.
La persona che presenta uno stile affettivo di questo genere, tende ad avere determinate caratteristiche:
pertanto tale temperamento porta sensazioni ed emozioni il più delle volte fuori controllo provando sullo stato affettivo, relazionale, con relazioni e amore caotici ed esasperanti . Pertanto quando ci troviamo di fronte a persone con questo stile di attaccamento il più delle volte si subiranno conseguenze negative , con grande difficoltà a staccarsi da queste persone e a volte ad esserne travolti è trasportati all'interno anche delle loro stesse dipendenze. Chi si trova all’interno di queste relazioni descrive il proprio partner nel seguente modo :”sembra una persona autonoma ma è totalmente dipendente, in alcuni momenti mi ama alla follia e subito dopo mi odia mi maltratta e spesso è ingestibile e a volte minaccia di togliersi la vita “. Le persone che presentano tale stile di attaccamento tendono a sentirsi spesso sole in quanto fanno fatica a porsi obiettivi e a sapere chi sono e tendono a ferire le persone che sostengono di amare facendo male a se stessi uscendone entrambi danneggiati.
È importante che tale persona riesca a capire il perché teme così tanto l'abbandono e perché non si vuole abbastanza bene, cercando di analizzare le strategie disfunzionali per conservare quella sicurezza che pensa di avere.
Pertanto è importante lavorare:
Nell’analizzare il proprio passato, probabilmente si riscontreranno problemi affettivi, tali interazioni disfunzionali, ricordiamoci sempre che il nostro passato non ci condanna in modo radicale, ma la nostra maturazione psicologica attraverso una terapia può ristrutturarsi e diventare una risorsa.
Che cosa possiamo fare quindi in amore? Dobbiamo impegnarci in modo amorevole a non far soffrire l’altra persona, aprirci all’amore dell’altro, dare e ricevere sollievo, fidarsi dell’altro, diminuendo il conflitto di attrazione-repulsione.
Non si deve coinvolgere e farsi coinvolgere dai nostri problemi o dell’altro, l’aiutare viene spontaneo, ma non lasciamoci affondare da questo. Non trasformiamo la relazione in un pretesto per ferirci o per ferire, l’amore non è fatto di questo.
Dott.ssa Iris Guazzetti
Psicologa Psicoterapeuta a Reggio Emilia (RE)
Psicologa Psicoterapeuta a Reggio Emilia (RE)
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